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ESOMENAR 20 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI 14 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

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ESOMENAR 20 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI 14 COMPRESSE IN BLISTER OPA/AL/PVC/AL

ESOMENAR 20 mg compresse gastroresistenti
Esomeprazolo

Principi attivi

Una compressa gastroresistente contiene 20 mg di esomeprazolo (equivalente a 21,75 mg di esomeprazolo magnesio diidrato). Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa contiene non più di 5,65 mg di saccarosio.Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Microgranuli: Copolimero dell’acido metacrilico-etil acrilato (1:1) dispersione al 30%, Talco, Trietilcitrato, Ipromellosa 3cPs, Sfere di zucchero, Magnesio stearato, Idrossipropil cellulosa, Glicerolo monostearato 40-55, Polisorbato 80. Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Povidone K29/32, Macrogol 6000, Crospovidone Tipo A, Sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: Ipromellosa, Titanio diossido (E171), Macrogol/PEG 400, Ferro ossido rosso (E172), Ferro ossido giallo (E172).

Indicazioni terapeutiche

Che cos’è e a che cosa serve
ESOMENAR contiene il principio attivo esomeprazolo, che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati "inibitori della pompa protonica". Questi medicinali agiscono riducendo la quantità di acido prodotta dallo stomaco.

Questo medicinale è utilizzato negli adulti per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso (per esempio, bruciore di stomaco e rigurgito acido).

Il reflusso è il ritorno dell'acido dallo stomaco nell'esofago ("canale alimentare") che può diventare infiammato e doloroso. Questo può causare sintomi come una sensazione dolorosa al torace che sale verso la gola (bruciore di stomaco) e un sapore acido in bocca (rigurgito acido).

ESOMENAR non è studiato per portare un sollievo immediato. Potrebbe essere necessario prendere le compresse per 2-3 giorni consecutivi prima di sentirsi meglio. Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 14 giorni.

Controindicazioni

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda ESOMENAR
- se è allergico all'esomeprazolo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è allergico ad altri medicinali inibitori della pompa protonica (p.es. pantoprazolo, lansoprazolo, rabeprazolo, omeprazolo);
- se sta prendendo un medicinale contenente nelfinavir (usato per il trattamento dell'HIV);
- se ha mai avuto una grave eruzione cutanea o esfoliazione della cute, eruzione cutanea con vescicole e/o ulcere in bocca dopo aver preso ESOMENAR o altri medicinali correlati.

Non prenda ESOMENAR se uno di questi casi la riguarda. Se ha qualsiasi dubbio, informi il medico o il farmacista prima di prendere ESOMENAR.

Posologia

Posologia: La dose raccomandata è di 20 mg di esomeprazolo (una compressa) al giorno. Potrebbe essere necessario assumere le compresse per 2-3 giorni consecutivi per ottenere il miglioramento dei sintomi. La durata del trattamento è fino a 2 settimane. Una volta ottenuta la completa scomparsa dei sintomi, il trattamento deve essere interrotto. Se non si ottiene la risoluzione dei sintomi entro 2 settimane di trattamento continuo, il paziente deve consultare un medico. Popolazioni particolari. Popolazione pediatrica: Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di ESOMENAR nella popolazione pediatrica di età inferiore a 18 anni nell’indicazione: “trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso (es. pirosi e rigurgito acido)”. Compromissione della funzionalità renale: Nei pazienti con funzionalità renale compromessa non è richiesto un aggiustamento della dose. In ragione dell’esperienza limitata nei pazienti con insufficienza renale grave, questi pazienti devono essere trattati con cautela (vedere paragrafo 5.2). Compromissione della funzionalità epatica: Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata non è necessario un aggiustamento della dose. Tuttavia, i pazienti con compromissione epatica grave devono essere consigliati da un medico prima di assumere ESOMENAR (vedere paragrafo 4.4 e 5.2). Anziani (≥65 anni): Negli anziani non è necessario un aggiustamento della dose. Modo di somministrazione: Le compresse devono essere ingerite intere con mezzo bicchiere di acqua. Le compresse non devono essere masticate o frantumate. Per i pazienti che hanno difficoltà di ingestione, le compresse possono essere disperse in mezzo bicchiere d’acqua non gassata. Non deve essere utilizzato nessun altro liquido in quanto il rivestimento enterico può dissolversi. Mescolare fino a che la compressa non si è disintegrata e bere l’acqua con i granuli immediatamente o entro 30 minuti. Sciacquare il bicchiere riempiendolo a metà d’acqua e bere. I granuli non devono essere masticati o frantumati.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

Avvertenze e precauzioni

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere ESOMENAR se:
- in passato ha avuto un'ulcera gastrica o ha subito un intervento chirurgico allo stomaco;
- è in trattamento continuo da 4 o più settimane per il reflusso o dolore di stomaco;
- ha più di 55 anni e ha avuto sintomi da reflusso nuovi o recentemente cambiati o ha bisogno di assumere giornalmente rimedi per l'indigestione o il bruciore di stomaco senza prescrizione medica;
- ha l'ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi) o gravi problemi al fegato;
- ha gravi problemi ai reni;
- ha mai avuto una reazione cutanea dopo il trattamento con un medicinale simile a ESOMENAR che riduce l'acidità. In associazione con il trattamento a base di ESOMENAR sono state riportate reazioni cutanee gravi, tra cui sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
Interrompa l'uso di ESOMENAR e chieda immediatamente consiglio al medico se nota qualcuno dei sintomi correlati a queste reazioni cutanee gravi descritte al paragrafo 4.

ESOMENAR può nascondere i sintomi di altre malattie. Pertanto, se manifesta uno qualsiasi dei seguenti eventi prima di prendere ESOMENAR o mentre lo sta prendendo, informi subito il medico:
- se perde molto peso senza motivo e ha problemi a deglutire;
- se ha dolore allo stomaco o segni di indigestione come nausea, senso di pienezza, gonfiore, soprattutto dopo l'assunzione di cibo;
- se inizia a vomitare cibo o sangue;
- se le sue feci sono di colore scuro (sangue nelle feci);
- se ha diarrea grave o persistente: esomeprazolo è stato associato ad un lieve aumento del rischio di diarrea infettiva;
- se nota la comparsa di un eritema cutaneo, soprattutto nelle zone esposte ai raggi solari, si rivolga al medico il prima possibile, poiché può essere necessario interrompere la terapia con ESOMENAR. Si ricordi di riferire anche eventuali altri effetti indesiderati quali dolore alle articolazioni.

Chieda consiglio al medico con urgenza se sente un dolore al petto accompagnato da stordimento mentale, sudorazione, capogiro oppure dolore alle spalle e respiro corto. Questo potrebbe essere un sintomo di un grave problema al cuore.

Chiami il suo medico prima di prendere questo medicinale se:
• deve sottoporsi ad endoscopia o all'urea breath test;
• deve sottoporsi ad uno specifico esame del sangue (Cromogranina A).

Bambini e adolescenti
Questo medicinale non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni.

Interazioni

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Effetti di esomeprazolo sulla farmacocinetica di altri medicinali: Poiché esomeprazolo è un enantiomero dell’omeprazolo è consigliabile considerare le interazioni osservate con omeprazolo. Inibitori delle proteasi: È stato segnalato che l’omeprazolo interagisce con alcuni inibitori della proteasi. L’importanza clinica e i meccanismi dietro queste interazioni riferite non sono sempre noti. L’aumento del pH gastrico durante il trattamento con omeprazolo può modificare l’assorbimento degli inibitori della proteasi. Altri possibili meccanismi di interazione avvengono tramite inibizione del CYP 2C19. Per atazanavir e nelfinavir, sono stati riferiti livelli sierici ridotti quando somministrati con omeprazolo e la somministrazione concomitante non è raccomandata. La somministrazione concomitante di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) con atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg a volontari sani ha dato luogo a una sostanziale riduzione dell’esposizione all’atazanavir (riduzione di circa il 75% di AUC, Cmax e Cmin). L’aumento della dose di atazanavir a 400 mg non ha compensato l’impatto dell’omeprazolo sull’esposizione all’atazanavir. La somministrazione concomitante di omeprazolo (20 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha dato luogo a una riduzione di circa il 30% dell’esposizione all’atazanavir rispetto all’esposizione osservata con atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg una volta al giorno senza omeprazolo 20 mg una volta al giorno. La somministrazione concomitante di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha ridotto AUC, Cmax e Cmin medi del nelfinavir del 36-39% e AUC, Cmax e Cmin medi del metabolita farmacologicamente attivo M8 erano ridotti del 75-92%. Per il saquinavir (in concomitanza con il ritonavir), sono stati riferiti aumenti dei livelli sierici (80-100%) durante il trattamento concomitante con omeprazolo (40 mg una volta al giorno). Il trattamento con omeprazolo 20 mg una volta al giorno non ha avuto effetti sull’esposizione al darunavir (in concomitanza con ritonavir) e all’amprenavir (in concomitanza con ritonavir). Il trattamento con esomeprazolo 20 mg una volta al giorno non ha avuto effetti sull’esposizione all’amprenavir (con o senza ritonavir in concomitanza). Il trattamento con omeprazolo 40 mg una volta al giorno non ha avuto effetti sull’esposizione al lopinavir (in concomitanza con ritonavir). A causa degli effetti farmacodinamici e delle proprietà farmacocinetiche simili dell’omeprazolo e dell’esomeprazolo, la somministrazione concomitante di esomeprazolo e atazanavir non è raccomandata e la somministrazione concomitante di esomeprazolo e nelfinavir è controindicata. Metotrexato: È stato segnalato che i livelli di metotrexato, quando somministrato insieme agli inibitori della pompa protonica, sono aumentati in alcuni pazienti. In caso di somministrazione di metotrexato a dosi elevate può essere necessario prendere in considerazione una temporanea sospensione di esomeprazolo. Tacrolimus: È stato segnalato che la somministrazione concomitante di esomeprazolo aumenta i livelli sierici di tacrolimus. Deve essere eseguito un monitoraggio rafforzato delle concentrazioni di Tacrolimus, così come della funzione renale (clearance della creatinina), e il dosaggio di tacrolimus aggiustato, se necessario. Medicinali con assorbimento dipendente dal pH: La soppressione dell’ acidità gastrica durante il trattamento con esomeprazolo e altri IPP può ridurre o aumentare l’assorbimento di medicinali con assorbimento dipendente dal pH gastrico. Come osservato con altri medicinali che riducono l’acidità intragastrica, l’assorbimento di medicinali come ketoconazolo, itraconazolo e erlotinib può diminuire mentre l’assorbimento di digossina può aumentare durante il trattamento con esomeprazolo. Il trattamento concomitante con omeprazolo (20 mg/die) e digossina in soggetti sani aumenta la biodisponibilità di digossina del 10% (fino al 30% in due su dieci soggetti). Raramente è stata segnalata la tossicità della digossina. Tuttavia, si raccomanda cautela in caso di somministrazione di dosi elevate di esomeprazolo nei pazienti anziani. Si raccomanda inoltre di attenersi ad uno stretto monitoraggio terapeutico della digossina. Medicinali metabolizzati dal CYP2C19: L’esomeprazolo inibisce il CYP2C19, il principale enzima metabolizzante l’esomeprazolo. Quindi, quando l’esomeprazolo è associato ad altri medicinali metabolizzati attraverso il CYP2C19, come warfarin, fenitoina, citalopram, imipramina, clomipramina, diazepam, ecc., le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali potrebbero essere aumentate e potrebbe essere necessaria una riduzione della dose. Nel caso del clopidogrel, un profarmaco trasformato nel suo metabolita attivo dal CYP2C19, la concentrazione plasmatica del metabolita attivo potrebbe essere ridotta. Warfarin: La somministrazione concomitante di 40 mg di esomeprazolo in pazienti trattati con warfarin in studi clinici ha mostrato che i tempi di coagulazione rientravano nell’intervallo accettato. Tuttavia, dopo la commercializzazione del farmaco, durante il trattamento concomitante sono stati riferiti alcuni casi isolati di un aumento clinicamente rilevante dell’INR. Si raccomanda il monitoraggio quando si inizia o si termina il trattamento concomitante con esomeprazolo durante il trattamento con warfarin o con altri derivati cumarinici. Clopidogrel: I risultati di studi in soggetti sani hanno mostrato un’interazione farmacocinetica(PK)/farmacodinamica(PD) tra clopidogrel (dose di carico di 300 mg/dose di mantenimento di 75 mg/die) e esomeprazolo (40 mg per os al giorno) che hanno dato luogo ad una ridotta esposizione al metabolita attivo di clopidogrel in media del 40% e ad una ridotta inibizione massima dell’aggregazione piastrinica (ADP-indotta) in media del 14%. In uno studio in soggetti sani, quando clopidogrel è stato somministrato insieme ad un’associazione a dosi fisse di esomeprazolo 20 mg + acido acetilsalicilico 81 mg, c’è stata esposizione ridotta di almeno il 40% del metabolita attivo di clopidrogrel rispetto al clopidogrel in monoterapia. Tuttavia i livelli massimi di inibizione dell’aggregazione piastrinica (ADP-indotta) in questi soggetti è stata la stessa per i gruppi trattati con clopidogrel e clopidogrel + l’associazione (esomeprazolo + acido acetilsalicilico). Dati inconsistenti sulle implicazioni cliniche di questa interazione PK/PD in termini di eventi cardiovascolari maggiori sono stati riportati sia in studi osservazionali e clinici. Come misura precauzionale, l’uso concomitante di clopidogrel deve essere scoraggiato. Fenitoina: La somministrazione concomitante di 40 mg di esomeprazolo ha causato un aumento del 13% dei valori plasmatici di valle della fenitoina in pazienti epilettici. Si raccomanda di monitorare le concentrazioni plasmatiche di fenitoina quando viene introdotto o sospeso il trattamento con esomeprazolo. Voriconazolo: L’omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha aumentato Cmax e AUCτ del voriconazolo (un substrato del CYP2C19) rispettivamente del 15% e del 41%. Cilostazolo: Omeprazolo così come esomeprazolo agiscono come inibitori di CYP2C19. Omeprazolo, somministrato in dosi di 40 mg in soggetti sani in uno studio con disegno cross-over, ha aumentato Cmax e AUC di cilostazolo rispettivamente del 18% e 26%, e di uno dei suoi metaboliti attivi rispettivamente del 29% e 69%. Cisapride: Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di 40 mg di esomeprazolo ha dato luogo a un aumento del 32% dell’area sotto la curva concentrazione/tempo (AUC) e un prolungamento del 31% dell’emivita di eliminazione (t½) ma nessun aumento significativo dei livelli plasmatici massimi di cisapride. Il lieve prolungamento dell’intervallo QTc osservato dopo la somministrazione di cisapride in monoterapia non è stato ulteriormente prolungato quando la cisapride è stata somministrata in associazione con esomeprazolo. Diazepam: La somministrazione concomitante di 30 mg di esomeprazolo ha causato una riduzione del 45% della clearance del diazepam substrato del CYP2C19. Medicinali studiati con interazioni cliniche non rilevanti. Amoxicillina e chinidina: L’esomeprazolo non ha mostrato effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di amoxicillina o chinidina. Naprossene e rofecoxib: Gli studi di valutazione della somministrazione concomitante di esomeprazolo con naprossene o rofecoxib non hanno identificato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente rilevante durante gli studi a breve termine. Effetti di altri medicinali sulla farmacocinetica di esomeprazolo. Medicinali inibitori del CYP2C19 e/o del CYP3A4: L’esomeprazolo viene metabolizzato dal CYP2C19 e dal CYP3A4. La somministrazione concomitante di esomeprazolo e un inibitore del CYP3A4, la claritromicina (500 mg due volte al giorno) ha dato luogo a un raddoppio dell’esposizione (AUC) all’esomeprazolo. La somministrazione concomitante di esomeprazolo e un inibitore combinato di CYP2C19 e CYP3A4 può dar luogo a un’esposizione all’esomeprazolo più che raddoppiata. Il voriconazolo, inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4 ha aumentato l’AUCτ dell’omeprazolo del 280%. In nessuna di queste situazioni è regolarmente richiesto un aggiustamento della dose di esomeprazolo. Tuttavia, deve essere preso in considerazione un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica grave e qualora sia indicato il trattamento a lungo termine. Medicinali che inducono CYP2C19 e/o del CYP3A4: I medicinali notoriamente in grado di indurre CYP2C19 o CYP3A4 o entrambi (quali rifampicina ed erba di San Giovanni) possono determinare una diminuzione dei livelli sierici di esomeprazolo aumentando il metabolismo dell’esomeprazolo.

Effetti indesiderati

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.

Se nota uno dei seguenti effetti indesiderati gravi, interrompa il trattamento con ESOMENAR e contatti immediatamente il medico:
- affanno improvviso, gonfiore di labbra, lingua e gola, eruzione cutanea, senso di svenimento o difficoltà a deglutire (reazione allergica grave);
- arrossamento della pelle con vesciche o desquamazione. Possono esserci vesciche e sanguinamento grave anche sulle labbra, sugli occhi, sulla bocca, sul naso e sui genitali.
Potrebbe trattarsi di "sindrome di Stevens-Johnson" o "necrolisi epidermica tossica";
- ingiallimento della pelle, urine di colore scuro e stanchezza, che possono essere sintomi di problemi al fegato;
- eruzione cutanea estesa, temperatura corporea elevata e ingrossamento dei linfonodi (sindrome DRESS o sindrome da ipersensibilità a farmaco), osservati molto raramente.

Questi effetti sono rari (possono colpire fino a 1 paziente su 1.000).

Si rivolga al medico il più presto possibile se manifesta uno dei seguenti segni di infezione:
ESOMENAR può, in casi molto rari, colpire i globuli bianchi causando un'immunodeficienza. Se ha un'infezione con sintomi quali febbre, con grave deterioramento dello stato di salute generale, oppure febbre con sintomi di infezione locale quali dolore al collo, alla gola o alla bocca, o difficoltà a urinare, deve consultare il medico quanto prima per escludere una carenza di globuli bianchi (agranulocitosi) eseguendo un'analisi del sangue. È importante che informi il medico dei medicinali che sta prendendo.

Altri effetti indesiderati includono:

Comune (può interessare fino a 1 persona su 10)
- mal di testa;
- effetti sullo stomaco o sull'intestino: diarrea, mal di stomaco, stitichezza, aria (flatulenza);
- nausea o vomito;
- polipi benigni nello stomaco.

Non comune (può interessare fino a 1 persona su 100)
- gonfiore dei piedi e delle caviglie;
- disturbi del sonno (insonnia);
- capogiri, sensazioni di formicolio con "pizzicore", sonnolenza;
- vertigini;
- bocca secca;
- alterazioni dei valori del sangue che servono a verificare la funzionalità del fegato;
- eruzione cutanea, orticaria e prurito.

Raro (può interessare fino a 1 persona su 1.000)
- problemi del sangue, come riduzione del numero di globuli bianchi o piastrine. Questo può causare debolezza, lividi o rendere più probabili le infezioni;
- bassi livelli di sodio nel sangue. Questo può causare debolezza, vomito e crampi;
- sensazione di agitazione, confusione o depressione;
- alterazione del gusto;
- problemi di vista, come visione offuscata;
- sensazione di affanno improvviso o fiato corto (broncospasmo);
- infiammazione all'interno della bocca;
- un'infezione chiamata "afta", che può colpire l'esofago ed è causata da un fungo;
- problemi al fegato, incluso ittero che può causare pelle ingiallita, urine di colore scuro e stanchezza;
- perdita dei capelli (alopecia);
- eritema cutaneo in seguito all'esposizione al sole;
- dolore alle articolazioni (artralgia) o ai muscoli (mialgia);
- sensazione di malessere generale e mancanza di energie;
- aumento della sudorazione;

Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10.000)
- alterazioni del numero di cellule del sangue inclusa agranulocitosi (carenza di globuli bianchi);
- aggressività;
- vedere, avvertire o sentire cose che non esistono (allucinazioni);
- gravi problemi al fegato che portano a insufficienza epatica e infiammazione al cervello;
- debolezza muscolare;
- gravi problemi ai reni;
- ingrossamento del seno negli uomini.

Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
- infiammazione dell'intestino (che porta a diarrea);
- bassi livelli di magnesio nel sangue. Questo può causare affaticamento, malessere (vomito),contrazioni muscolari involontarie, tremori e variazioni del ritmo cardiaco (aritmia). Se ha livelli molto bassi di magnesio, può anche manifestare bassi livelli ematici di calcio e/o potassio;
- eritema, con possibili dolori articolari.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Sovradosaggio

L’esperienza sul sovradosaggio intenzionale è attualmente molto limitata. I sintomi descritti relativamente a 280 mg sono stati sintomi gastrointestinali e debolezza. Dosi singole di 80 mg di esomeprazolo sono state prive di conseguenze. Non si conosce un antidoto specifico. L’esomeprazolo si lega estensivamente alle proteine plasmatiche e pertanto non è velocemente dializzabile. Come in qualsiasi caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico e devono essere utilizzate misure di supporto generali.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Per quanto riguarda l’esomeprazolo, i dati clinici sulle gravidanze esposte sono insufficienti. Con la miscela racemica, omeprazolo, i dati provenienti da studi epidemiologici su un numero maggiore di gravidanze esposte non indicano effetti di malformazione o fetotossici. Studi sugli animali con esomeprazolo non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo lo sviluppo embrionale/fetale. Gli studi su animali con la miscela racemica non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo la gravidanza, il parto o lo sviluppo post-natale. A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di ESOMENAR durante la gravidanza. Allattamento: Non è noto se l’esomeprazolo sia escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi su donne in allattamento. Pertanto ESOMENAR non deve essere usato durante l’allattamento.

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